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  • Writer's pictureBeatrice Radi

Due settimane in Sudafrica: il nostro itinerario

Updated: May 4, 2023

Per la nostra vacanza, abbiamo scelto un itinerario classico, che prevedeva una settimana nella parte nord-est del Paese, principalmente per visitare il Kruger National Park e un’altra settimana sulla costa sud-ovest da Port Elizabeth a Cape Town.

Avevamo a disposizione 13 giorni pieni, ecco come li abbiamo utilizzati!

tramonto in sudafrica

GIORNO 1 - da Johannesburg a Lydenburg (300 km)


Dopo 18 ore di viaggio, siamo atterrati a Johannesburg O. Tambo in tarda mattinata. Abbiamo ritirato l'auto a noleggio e siamo partiti per la prima tappa: Lydenburg.


Lydenburg è a metà strada tra Johannesburg e il Kruger, quindi l'abbiamo usata per fare una tappa, prima di partire verso il vero e proprio viaggio.


GIORNO 2 - il Blyde River Canyon (260 km)


case coloniali a Pilgrim rest

Abbiamo lasciato Lydenburg di prima mattina e ci siamo diretti verso il Blyde River Canyon.

La prima tappa è stata Pilgrim Rest, un villaggio di minatori. Si tratta di una ricostruzione (e si vede!) e, al netto delle casette coloniali, non c'è molto da vedere. Va bene giusto per fare una tappa, ma non ci andrei appositamente.


Finalmente giunti nei pressi del Canyon, abbiamo scelto due punti panoramici dal quale osservarlo: God’s Window e Three Rondavels, entrambi meritano assolutamente una visita.


vista dal punto panoramico God's window

Siamo stati anche a Bourke's Luck Potholes, una zona del Canyon dove si può scendere a piedi per vedere i tratti erosi dall’acqua, molto suggestivo!


Infine, in serata, siamo arrivati a Phalaborwa (un gate del Kruger). L'ingresso al parco non è consentito alla sera, quindi abbiamo trascorso la notte qui per essere pronti a entrare al mattino.

Giorno 3, primo giorno al Kruger (100 km)


Siamo entrati al parco da Phalaborwa dopo aver sbrigato le formalità e abbiamo trascorso la giornata vagando in direzione del campo dove avremmo trascorso la prima notte, Olifants Rest Camp.

branco di gnu al pascolo

Alle 16.30 siamo partiti dal campo con i ranger per la Sunset Drive.


Giorno 4, secondo giorno al Kruger (150 km)


Il secondo giorno l'abbiamo trascorso sempre girovagando per il Kruger e dirigendoci verso il secondo campo, Skukuza Rest Camp.


Alle 15.30 ci siamo uniti a una passeggiata nella savana (attività consigliatissima!).

ranger del parco al tramonto

Giorno 5, terzo e ultimo giorno al Kruger (300 km)


La giornata è iniziata alle 5 con il safari all'alba in partenza dal campo. Al termine della gita, siamo ripartiti con la nostra auto e abbiamo guidato fino a Numbi, il gate dal quale siamo usciti.


Ci siamo diretti verso Belfast, a metà strada tra il Kruger e Johannesburg, per tornare verso il nostro punto di partenza dove, due giorni dopo, un volo ci avrebbe portati a sud.


Giorno 6, Johannesburg (220 km)


Dopo colazione, siamo partiti da Belfast in direzione Johannesburg, dove siamo arrivati in tarda mattinata.

Ci siamo diretti subito a Rosebank per lasciare l'auto nel posteggio dell'albergo, poi siamo andati al Mall - una sorta di centro commerciale diffuso - dove abbiamo preso l'autobus rosso a due piani. Abbiamo scelto questa modalità per visitare la città perché temevamo di incappare in situazioni di pericolo e, soprattutto, avevamo solo una giornata a disposizione.

skyline di johannesburg

GIORNO 7, volo per Port Elizabeth


Abbiamo restituito l'auto a noleggio e abbiamo preso il volo interno, da Johannesburg a Port Elizabeth, questa scelta ci ha permesso di sfruttare al massimo il tempo a nostra disposizione.

Al nostro arrivo, abbiamo preso la seconda auto a noleggio e ci siamo rilassati a Port Elizabeth.


Giorno 8, da Port Elizabeth a Plettenberg Bay (230 km)


Una delle giornate più belle della vacanza! Siamo partiti da Port Elizabeth per il parco di Tsitsikamma National Park. Si tratta di una foresta a picco sul mare, dove si trova il celebre ponte sospeso e il big tree. Vale assolutamente una visita.

ponte sospeso a tsitsikamma

Dopo pranzo, abbiamo visitato il Birds of Eden, un parco dove vengono salvati i volatili in difficoltà e vengono lasciati liberi di volare in questo immenso spazio, sovrastato da una rete, per evitare che possano fuggire e rischiare nuovamente la vita.

Terminata questa emozionante visita, abbiamo trascorso la notte a Plettenberg Bay (detto Plett dai locals).


Giorno 9, da Plett a Swallendam (300 km)


Abbiamo dedicato la mattinata a un'escursione al Robberg National Park, un luogo incantevole dove abbiamo persino avvistato le foche!

costa di plettenberg

A pranzo invece siamo stati a Knysna, dove abbiamo fatto un rapido giro della laguna, prima di dirigerci a Swallendam, dove abbiamo trascorso la notte.


Giorno 10, da De Hoop a Gansbaai (230 km)


Dopo aver lasciato Swallendam, siamo stati al De Hoop Nature Reserve, un bellissimo parco naturale, dove le dune di sabbia fanno da padrone. Salendo sulle dune e scrutando l'orizzonte, si possono intravedere le balene che nuotano vicine alla spiaggia.

spiaggia al parco nazionale de hoop

Dopo la visita del siamo stati a Capo Agulhas, il punto più a sud di tutto il continente africano. Dopo aver immortalato l'immancabile faro, abbiamo proseguito per Gansbaai dove abbiamo pernottato.


Giorno 11, arrivo a Cape Town (90 km)


Volevamo impiegare la mattinata facendo whale watching a Hermanus, ma purtroppo pioveva a dirotto, quindi abbiamo proseguito subito in direzione di Cape Town, dove avremmo trascorso le ultime due notti.

quartiere di cape town

Al nostro arrivo, verso l'ora di pranzo, abbiamo lasciato i bagagli in hotel e ci siamo uniti a un walking tour alla scoperta del quartiere Bo-Kaap.


Giorno 12, Capo di Buona Speranza (180 km)


La penultima giornata è stata dedicata alla visita di Capo di Buona Speranza e alla Boulders Beach, dove abita una nutrita colonia di pinguini.


Al nostro rientro a Cape Town, nel tardo pomeriggio, abbiamo fatto un giro al V&A Waterfront, che è una sorta di marina abbinata a un grosso centro commerciale.


Giorno 13, salita alla Table Mountain


L'ultimo giorno avevamo il volo alla sera, quindi abbiamo deciso di trascorrere la mattinata sulla famosa Table Mountain. Purtroppo nei giorni precedenti la funivia era chiusa a causa del vento, ma siamo stati fortunati di trovare una bellissima giornata di sole l'ultimo giorno.

vista dalla table mountain

Dopo questo panorama incredibile, è stato ancora più difficile salire sull'aereo e lasciarci questo posto meraviglioso alle spalle.

un aereo sulla pista

***

Questo itinerario ci ha permesso di immergerci in ambienti diversissimi tra loro, sia a livello naturalistico che sociale, e di farsi un’idea discreta di ciò che il Sudafrica ha da offrire.


Se hai qualsiasi dubbio o curiosità, non esitare a lasciarmi un commento qui sotto 😊


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