top of page
  • Writer's pictureBeatrice Radi

Concorso letterario IoScrittore: guida per la sopravvivenza

Updated: Apr 10, 2023

Forse è il torneo letterario più famoso (o famigerato).

C'è chi lo ama e chi lo detesta con tutto il cuore.

Quel che è certo, è che in palio c'è un contratto che cambierebbe la vita di qualsiasi esordiente.

E quindi? Il gioco vale la candela?

Il torneo IoScrittore è nato nel 2005, quindi è ormai una formula piuttosto rodata.

Le regole sono semplici: si carica l'incipit della propria opera affinché venga giudicato da una commissione di nostri "pari", ovvero altri aspiranti scrittori. Ne vengono assegnati circa 10 a testa e, a nostra volta, dovremo dare un voto e un'opinione ai nostri avversari.

Per capirci, una sorta di Quattro Ristoranti versione letteraria!

Chi si aggiudica i punteggi più alti, passa alla finale e carica la propria opera completa.

In un mondo perfetto, sarebbe il modo ideale per essere giudicati poiché gli aspiranti scrittori saranno probabilmente dei potenziali lettori. Tuttavia, l'inghippo è dietro l'angolo.

Spesso le valutazioni sono viziate da semplice strategia: dare voti bassi agli altri per provare ad avanzare nella gara. Questo sistema è tanto scorretto quanto inutile, in quanto i partecipanti sono così tanti che se anche io mi impegno ad affossarne 10, non ho alcuna garanzia di passare al turno successivo. E comunque, se anche riuscissi ad arrivare tra i finalisti "barando", di certo non riuscirei a ingannare gli editor che intervengono nell'ultima fase della gara.

Quindi, il primo consiglio che mi sento di dare è: siate onesti! E soprattutto, siate gentili.

A me sono capitati diversi incipit che avevano degli evidenti problemi strutturali, ma ho cercato sempre di farlo presente lodando gli aspetti positivi e suggerendo come migliorare quelli problematici. Nessuno vi chiede di fare un editing gratuito, ma di provare a fare critiche costruttive.


D'altro canto, se ricevete dei commenti impietosi (tipo "datti all'ippica!"), prendeteli per quello che sono: giudizi mirati ad affossare il prossimo. Mi sono confrontata con persone disperate per i commenti ricevuti e vi dico, sebbene rimanerci male sia fisiologico, non dateci troppo peso.

Però occhi aperti! Spesso nei modi bruschi o nelle valutazioni di parte, si nascondono dei fondi di verità. Magari quel lettore cattivello, ha intravisto un problema nella costruzione del vostro protagonista o nella struttura della trama e potremmo lasciarcelo sfuggire perché ci stiamo concentrando su quell'aspetto che ci ha feriti. Magari vale la pena di affidarsi a un editor che ci faccia una valutazione e individui eventuali problematiche.


Un altro fattore da non sottovalutare è il tempo. Per fare un lavoro ben fatto, o quanto meno, per leggere tutto il materiale che riceverete e recensirlo, dovrete impiegare diverse ore. A mio modesto parere, è tempo ben speso perché si ha l'occasione di leggere in anteprima alcune opere anche meritevoli e soprattutto capire cosa c'è in giro.

Però io sono un amante delle letture critiche, potrebbe non valere lo stesso per chiunque. Se non riuscirete a recensire tutte le opere sarete squalificati, quindi mi raccomando: prendetela sul serio!

Ma quindi ne vale la pena?

Secondo me sì!

In primis, vi aiuta a uscire dal vostro guscio - ricordate che per ogni aspirante scrittore è importante tanto il confronto quanto la stesura in solitaria - ed è un ottimo esercizio per imparare a giudicare in maniera costruttiva.

Però mi raccomando: prendetelo per quello che è, ovvero un'occasione formativa, non un torneo da vincere a tutti i costi (e lo dice una persona estremamente competitiva!), altrimenti potreste rimanere con l'amaro in bocca.

E voi avete mai partecipato a IoScrittore? Cosa ne pensate? Fatemelo sapere nei commenti!

bottom of page