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  • Writer's pictureBeatrice Radi

Quando la scrittura va in vacanza: tecniche da ombrellone

Siamo ad agosto e, che si parta per le vacanze o no, per molti di noi è arrivato il momento di una pausa. In genere, i mesi estivi sono dedicati a un maggior riposo e spesso sono associati a una certa pigrizia. La naturale conseguenza è che anche la scrittura va in vacanza. Ma come possiamo fare ad assicurarci di non trascurarla troppo?

cartello con scritto "chiuso" in tedesco


Cosa vuol dire che "la scrittura va in vacanza"?


Partiamo dalla fine: no, non bisogna scrivere per forza anche in ferie.

Soprattutto se, come per molti di noi, si tratta di un viaggio di due settimane scarse. Non vorremmo mai rovinarlo portandoci dietro il computer e pensando ai doveri di tutti i giorni. Giusto?


Giusto! Se però le nostre vacanze durano più di qualche giorno e magari ci danno più tempo libero per affacciarci alla nostra passione, perché non approfittarne? Ma soprattutto, cosa possiamo fare per tornare a casa con più idee rispetto alla nostra partenza?


Per quanto mi riguarda, la strategia è una: cercare di nutrirmi il più possibile durante il tempo libero. Si tratta di solito di due settimane, o un mese al massimo, nel quale non scrivo nemmeno una riga e mi dedico unicamente a prendere ispirazione dagli altri. E non seguo nemmeno corsi, altro avvenimento incredibile per me!


Inutile negare che durante le vacanze si ha generalmente più tempo e, proprio per questo, si ha l'occasione di leggere di più, di guardare più film e di ascoltare più podcast.


Le storie sono già tutte intorno a noi, sono già interconnesse, profonde e legate al nostro essere. A volte, molto più di quanto non ci rendiamo conto. Quindi, quale miglior utilizzo del riposo, se non quello di aprire la mente a tutti questi stimoli!


I miei consigli per le vacanze: libri e podcast


Per quanto riguarda i podcast, io preferisco sempre quelli che mi raccontano qualcosa. In particolare, in questo periodo sto ascoltando Mitologia: le meravigliose storie del mondo antico. Una raccolta davvero strepitosa!


Si tratta di un programma tenuto da Alessandro Gelain, un docente di psicologia, che racconta in maniera eccelsa le "storie del mondo antico", non limitandosi alle vicende mitologiche più note, ma addentrandosi nelle diverse versioni dello stesso mito e nella profondità psicologica di alcuni personaggi. Ciò che apprezzo di più, è capire come queste storie siano immortali e, dopo millenni dalla loro invenzione, esercitino ancora un fascino incontrollabile, atavico e primordiale.


Per quanto riguarda i libri, la cosa migliore che potete fare, probabilmente è scegliere un romanzo che volevate leggere da tempo e che, per qualsiasi motivo, non siete ancora riusciti ad affrontare. Oppure — come farò io, lo ammetto — dedicarsi al proprio genere del cuore. Per me le categorie favorite in vacanza sono due: il chick lit e il fantasy, possibilmente con qualche torbida storia d'amore. Insomma, ho proprio voglia di un bel libro in cui spegnere il cervello e godersela fino in fondo.


Se invece non avete idee, vi lascio due spunti di letture che apprezzato quest'anno: Stupore e Tremori, se avete voglia di un libricino leggero, che vi faccia sorridere e anche un po' riflettere sulla cultura aziendale dilagante; e Cronache di un gatto viaggiatore, se volete entrare nel mood del viaggio nel senso più profondo del termine, in una maniera commovente e delicata


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E voi come affrontate le vacanze? Fatemelo sapere nei commenti! 😊


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