Cosa c'è di meglio della riviera francese per trascorrere un fine settimana che sappia di vacanza all'estero? La Costa Azzurra è a pochi km dalla Liguria, quindi particolarmente comoda da raggiungere per tutto il Nord Italia e ha quel tocco "straniero" che fa sempre piacere. Ma come organizzarsi al meglio se si hanno solo due giorni?
Non so voi, ma ogni volta che devo organizzare un gita fuori porta sono sempre più contenta se riesco a trovare un posto che non mi ricordi troppo casa. Per entrare, anche brevemente, nel "mood" vacanziero, preferisco sempre che ci sia qualche elemento fuori dalla quotidianità, quindi cosa c'è di meglio di un posto dove si parla un’altra lingua?
Ecco perché ho scelto di trascorrere tre giorni in Costa Azzurra e ho scelto di farlo durante un mese che amo particolarmente: maggio.
Ecco i dettagli del mio itinerario (svolto completamente in treno e quindi alla portata di tutti)!
Giorno uno: Nizza
Il regionale veloce per Ventimiglia ci ha portate a destinazione alle 10 e, dopo un rapido acquisto di biglietti al confine, abbiamo preso il treno francese alle 10.30.Siamo quindi arrivate nella splendida Nizza prima di pranzo e abbiamo avuto tutto il tempo di goderci la città con calma.
Come prima cosa, abbiamo fatto una passeggiata tra le vie della città vecchia – c’era anche il meraviglioso mercato di fiori – e abbiamo vagato tra vicoli stretti e tortuosi, case colorate e negozi tipici, ristoranti e boutique. Ho trovato che sia una città perfettamente ordinata e pulita, che fa proprio venire voglia di trascorrerci qualche ora.
Dopo pranzo, in un meraviglioso "cafè" del centro di Nizza (e soprattutto una crepe gigantesca) abbiamo proseguito verso il lungo mare: la celeberrima Promenade des Anglais. Era una giornata splendida e la spiaggia era gremita, nonostante questo il mare era trasparente e faceva venire una gran voglia di fare un tuffo.
Al termine di un capo della passeggiata, c’è la Colline du chateau, una collina sulla quale si può salire per ammirare un panorama meraviglioso della città. Inoltre, una volta lassù, potete perdervi nel parco dove si trova il castello, le rovine archeologiche e il cimitero monumentale. Vale tutto una visita e, se è una bella giornata di sole, farà piacere prendere un po’ di aria all’ombra degli alberi.
Nizza avrebbe senz’altro meritato un secondo giorno di visita, in modo da poter esplorare anche i musei cittadini (in particolare quello dedicato a Matisse e quello dedicato a Chagall).
In ogni caso, che abbiate a disposizione un giorno, due o anche solo qualche ora, vale assolutamente una fermata!
Giorno due: Juan les Pins e Antibes
Dopo un ottimo pan au chocolat (+ mezzo croissant a testa, shhhh), siamo partite da Mentone alla volta di Juan les Pins. Il viaggio in treno è stato di poco più di un’ora, ma la tratta è talmente panoramica che è trascorso molto in fretta.
Arrivate a Juan les Pins, devo dire che siamo rimaste un po’ deluse. Sarà che avevamo visto Nizza il giorno prima, sarà che ci aspettavamo un bel paesino di mare, devo dire che Juan les Pins non mi ha conquistata. Il centro è piuttosto striminzito e comunque l’architettura non è particolarmente curata – ci sono tanti palazzoni sul lungomare. Al contrario, la spiaggia è molto bella e merita assolutamente di trascorrere qualche ora in relax. Noi abbiamo deciso di passare la mattinata al sole ed è stato un vero toccasana!
Dopo pranzo, abbiamo ripreso il treno e ci siamo spostate ad Antibes.
Antibes è un borgo che ha conserva oggi un fascino pittoresco. Grazie alla sua posizione a picco sul mare e il suo forte a forma di stella, vale veramente una visita. Ho adorato il fermento tra le vie del centro della città vecchia e mi è piaciuta molto anche la passeggiata sulle antiche mura, dove si fondono l’anima storica e il lusso moderno del porticciolo.
Se avete più tempo, c’è un grande museo dedicato a Picasso dove trascorrere un paio d’ore, oltre che visitare Fort Carré. Questo forte si trova su una penisola che dista circa una mezz'oretta a piedi dalla città vecchia ed è circondato da un parco protetto di 4 ettari, che custodisce flora e fauna tipicamente mediterranee.
Giorno tre: Mentone
L’ultimo giorno per noi è stato dedicato a Mentone, dove avevamo trascorso le due notti precedenti, ma che non avevamo ancora avuto l’occasione di esplorare. Devo dire che, quando avevo scelto di pernottare a Mentone, l’avevo fatto principalmente perché era comoda ai posti che volevamo visitare, pensando che invece non ci fosse nulla da vedere a Mentone stessa.
Mi sbagliavo di grosso! Mentone si sviluppa su una lunghissima spiaggia e si arrocca sulla collina, creando un paesaggio molto caratteristico.
La Promenade du Soleil si estende per un paio di chilometri, tra bar e ristoranti affacciati sulla spiaggia, ai piedi delle imponenti Alpi Marittime. È il luogo perfetto per una passeggiata in riva al mare sullo sfondo di edifici moderni o vecchie casette dai colori vivaci.
Il centro storico di Mentone, invece, occupa un'intera collina all'interno della città e ha un’aria vagamente familiare. Mentone è al confine con l’Italia e si vede: vicoli, scale e piazze fiancheggiate da facciate barocche. Nell’antico centro storico fortificato, le traverse medievali e l’insieme barocco del sagrato di Saint-Michel rivelano la storia antica di questo borgo.
Così, da un luogo che ci ricordava casa, abbiamo salutato la Francia e siamo risalite su un treno che ci ha riportate in Italia. Il weekend trascorso è stato l’ideale per rallentare i ritmi e riprendere controllo del tempo libero, non riempito da centinaia di attività, ma goduto perdendosi tra le vie di luoghi sconosciuti.
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Se avete dubbi o altri consigli, lasciatemi un commento 😉
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